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LA DONNA NEL MONDO EBRAICO
di Valentina Rodani

Come in altre religioni, anche nell’ebraismo c’è una diversa vita religiosa tra l’uomo e la donna, che hanno compiti ben diversi.
L’ebraismo non concepisce la donna in sé, ma nel suo ruolo di moglie e madre, soprattutto quello di madre.
Infatti il suo compito è proprio quello di trasmettere la religione ai figli, facendoli crescere ed educandoli nell’osservanza dei valori e delle regole ebraiche, per esempio applicando le norme alimentari che richiede la religione.
A prima vista, si potrebbe sottolineare il suo ruolo minore nella sua assenza dalla vita religiosa pubblica, ma riflettendoci meglio si capisce che i suoi sono dei “compiti” fondamentali per la comunità ed è per questo che è esonerata da tutte le norme legate ad orari che potrebbero ostacolarla nei periodi di allattamento o comunque nella esigenze legate alla cura dei famigliari.
Un altro punto che dimostra l’importanza delle donne nel mondo ebraico è data dal fatto che è la donna che trasmette l’ebraicità, vale a dire che è ebreo chi nasce da madre ebrea.
Riguardo la vita praticante, come illustrato prima poco intensa, bisogna dire che le donne potevano assistere alle cerimonie ma da una zona apposita, separata da quella maschile per non distrarli, detta matroneo. Solitamente il matroneo è simile ad una specie di balconcino (interno alla sinagoga ovviamente) e si trova in una zona rialzata ed accessibile con delle scale. Odiernamente non è più presente l’obbligo della separazione delle donne dagli uomini nelle sinagoghe, quindi siedono normalmente tutti insieme.
Nelle famiglie osservanti è sempre la donna ad accendere e benedire le candele del sabato.
L’ebraismo moderno e contemporaneo ha cercato di riconsiderare il ruolo della donna di fronte ai nuovi contesti nei quali la stessa è oggi inserita: non più solo la famiglia, ma anche il lavoro, gli impegni sociali, le nuove opportunità che la vedono possibile protagonista.
Molte donne sono oggi presidenti di comunità ebraiche o di unioni nazionali delle stesse, nonché donne di successo in campo artistico, scientifico, letterario, ecc; in America l’ebraismo riformato ha accettato la donna anche nel ruolo di Rabbino, cosa da molto tempo diversamente contestata e fonte di dibattiti. 

 

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