Il Caffè Garibaldi

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Il Caffè Litke era ubicato sotto il Palazzo comunale fin dagli ultimi anni dell'Ottocento. Prese il suo primo nome dalla proprietaria, Maria Litke, quindi  venne  ribattezzato col nome di Municipio. Nel 1925, assunse infine l'appellativo di Garibaldi.

Umberto Saba seduto a un tavolino esterno del Caffè GaribaldiIl Caffè Garibaldi venne gestito, si pensa fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, dalla famiglia Cesareo. Il locale, che oggi non esiste più, pare sia stato deturpato dal Podestà fascista Enrico Paolo Salem che desiderava installare nel Palazzo civico un ascensore per uso esclusivo del corpo dell'amministrazione cittadina.
Presto al Caffè venne sostituita un'agenzia bancaria, mentre oggi al suo posto troviamo un prestigioso negozio di porcellane e cristalli, accanto alla saletta municipale riservata a mostre artistiche e storiche.


Interessante è il fatto che il Caffè Garibaldi era il luogo d'incontro prediletto da intellettuali, giornalisti e patrioti nel periodo precedente la scomparsa di Italo Svevo (settembre 1928).