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La presenza di un così elevato numero di luoghi d'incontro e di scambio di prodotti ed opinioni va messa in relazione con la creazione del Porto franco che segnò una vera e propria rinascita per Trieste. Il Porto franco portò in città una fiumana di commercianti, avventurieri, imprenditori e marittimi che arrivavano, concludevano i loro affari e ripartivano. Per quei viaggiatori la Locanda, l'Osteria e, più tardi la Trattoria, la Birreria e il Buffet, per i più frettolosi, erano tappe obbligate. Se nelle Osterie, accanto ai viaggiatori, si trovavano anche famiglie che cercavano svago negli spettacoli offerti da musici, cantanti e giocolieri, la clientela dei Caffè era decisamente diversa. Nelle belle sale decorate con stucchi e specchi, dotate di biliardi e di un vasto assortimento di giornali, si riunivacono artisti, letterati e professionisti di ogni tipo che discutevano di letteratura, di politica e d'affari. Oggi, alle soglie del Duemila, il Caffè, il Buffet e la Birreria segnano ancora un tratto caratteristico della città ed accolgono una clientela meno differenziata a testimoniare che le anime di Trieste sono ancora tante, ma forse più vicine. |