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Nel museo di storia, io e la mia classe abbiamo visitato la sala riguardante la
storia dei Greci, ma soprattutto l’evoluzione delle tecniche per dipingere e
decorare i vari tipi di vasi.
Una guida ci ha illustrato quasi tutti i vasi esposti facendo riferimento al
periodo storico nel quale erano stati fatti.
I primi vasi che abbiamo visto sono stati costruiti nel VII secolo d.C. nella
città di Corinto; la caratteristica principale è che i vasai utilizzavano la
tecnica a figure nere e i vasi erano ricchi di decorazioni continue raffiguranti
teorie (cioè sequenze di animali). Nei piccoli vasi vi erano contenuti degli
olii profumati, infatti venivano chiamati balsamari. I vasi venivano prodotti
dai vasai e dipinti da un pittore, essi lavoravano nel ceramico.
I vasi contenuti nella sala che abbiamo visitato furono donati da un ricco
borghese collezionista triestino. Nell’800 condussero alcuni scavi
(clandestini), dove trovarono questi vasi a figure nere, poi vennero venduti ai
borghesi e oggi sono custoditi anche in Italia poiché i Greci avevano alcune
colonie nella Magna Grecia.
I vasi attici derivano dalla regione dell’Attica dove si trova Atene e vennero
prodotti successivamente e rappresentavano figure umane; le differenze è che non
venivano fatte le decorazioni attorno al vaso; questo veniva fatto con l’argilla
e l’argilla pura ( veniva fatta decantare, cioè privata delle impurità) che
usavano come vernice. Gli effetti delle figure nere su argilla (che dopo la
cottura diveniva rossa) li ottenevano mettendo una sostanza particolare. Quando
avvenne il passaggio epocale, alla fine del VI secolo nascono i vasi a figure
rosse che davano al vaso una sensazione di maggior movimento. La procedura per
ottenere il contrasto tra nero e rosso è la stessa usata per le figure nere.
Nell’età dei tiranni (350 a.C.) i vasi rappresentavano figure mitologiche come
per esempio Ercole (Eracle) e la dea di Atene: Atena.
I vari tipi di vasi sono l’anfora, che ha due manici; l’oinocoe, che serviva a
contenere il vino, le coppe che serviva a contenere il vino, le coppe che
servivano a bere il vino; il simposio, che era un grande vaso a cratere, ma
anche una riunione cui prendevano parte le famiglie (senza mogli) e delle donne,
le eteree, da questo vaso bevevano i partecipanti; l’anfora Panatenaica, cioè la
coppa per i vincitori di gare olimpioniche contenente olio degli oliveti sacri
di Atene.
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