una giornata nell'antica Roma con Iulia
di valentina hrovatin


 

Svegliati Iulia! E’ mattina inoltrata! Dovresti già essere in piedi da un pezzo!
Apro i miei stanchi occhi e vedo mia madre in piedi che mi guarda sbuffando.
-Allora, pigrona? Ti alzi da sola o ti alzo io? Cosa preferisci?
Mugolando le rispondo che arrivo subito.
Che magnifica giornata mi si prospetta se questo è l’inizio…
E’ una bellissima giornata d’estate e il sole splende alto nel cielo. La maggior parte delle persone va al mercato, in altre parole dove andremo anche noi tra poco.
Mi lavo nel catino dell’acqua piovana, mi vesto, mi pettino e scendo per andare a comprare da mangiare con la mamma. Mi sta istruendo a diventare una brava padrona di casa, perché ho già 15 anni e tra poco dovrò maritarmi con l’uomo trovatomi da mio padre. Non sono particolarmente felice di questo metodo, ma è la mentalità moderna che lo predilige. Chissà, magari nel futuro si userà diversamente… chissà… chissà…
Come prima tappa nel nostro itinerario c’è il contadino che vende le verdure e la frutta. Lavora tanto e qualche volta gli si rovina anche il raccolto. Non è una bella vita, quella. La seconda persona da cui andiamo a fare rifornimento è il macellaio che ci vende due magnifici polli e una fetta di cinghiale.
Eccole! Sono arrivate! Meno male… Di chi sto parlando? Ma delle amiche della mamma ovviamente… S’incontrano ogni mattina al mercato e puntualmente si scambiano gli ultimi pettegolezzi su quel personaggio o su quel senatore. Così, mentre lei parla, io posso andare dal figlio dell’oste, il mio amato, che mi aspetta impaziente.
-Ciao amore!
-Ciao!- (E’ sempre così affettuoso…)
(Bacio)
-Come stai?
-Ho paura, amor mio.
-E di cosa?
-Ho paura che mio padre trovi qualcuno da farmi sposare! E io non voglio! Io amo te!
-Anch’io ti amo! E se provassimo a dirgli che ti sei innamorata, ma senza dirgli di chi? Che cosa pensi direbbe?
-Non ne ho idea… Forse con un po’ di fortuna glielo posso dire domani appena ritorna dal suo viaggio d’affari… Che ne dici?
-Che ti amo tanto!
-Anch’io!
(Bacio)
-Devo andare da mia madre adesso. Ciao!
-Va bene. Ciao!
(Bacio)
Ritornai ad essere la figlia diligente, gentile, controllata, buona ed obbediente appena mia madre mi vide. Non si accorse del mio batticuore all’aver rivisto Remolo. Meno male!
Arrivo a casa e la aiuto a cucinare, così imparo anch’io. Per pranzo mangiamo un pezzo della carne di cinghiale cucinato con contorno di patate. Oh Augusto, che gusto! Subito dopo aver mangiato, pulisco la casa e visto che c’è ancora un po’ di luce mi dedico al mio passatempo preferito: il cucito. Ma il sole deve tramontare e devo accendere le candele per preparare una bellissima insalata con numerose verdure e pane sbriciolato. Oh Cesare, che buono!
E’ ora di andare a dormire. Io ovviamente faccio finta di dormire e intanto fantastico sul mio futuro e sull’avere un fratellino o una sorellina, perché, ahimé, sono figlia unica. Pensando, sognando e fantasticando, ben presto mi addormento con il sorriso sulle labbra per accogliere al meglio un nuovo giorno della mia vita.


 

[Home] [fra&angi] [raffa&luca] [marti] [eleonora] [marzia] [silvia] [vale] [erica] [luisa] [carolina] [martina]


Scuole


Home page