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Svegliati Iulia! E’ mattina inoltrata! Dovresti già essere in piedi da un
pezzo!
Apro i miei stanchi occhi e vedo mia madre in piedi che mi guarda sbuffando.
-Allora, pigrona? Ti alzi da sola o ti alzo io? Cosa preferisci?
Mugolando le rispondo che arrivo subito.
Che magnifica giornata mi si prospetta se questo è l’inizio…
E’ una bellissima giornata d’estate e il sole splende alto nel cielo. La
maggior parte delle persone va al mercato, in altre parole dove andremo
anche noi tra poco.
Mi lavo nel catino dell’acqua piovana, mi vesto, mi pettino e scendo per
andare a comprare da mangiare con la mamma. Mi sta istruendo a diventare una
brava padrona di casa, perché ho già 15 anni e tra poco dovrò maritarmi con
l’uomo trovatomi da mio padre. Non sono particolarmente felice di questo
metodo, ma è la mentalità moderna che lo predilige. Chissà, magari nel
futuro si userà diversamente… chissà… chissà…
Come prima tappa nel nostro itinerario c’è il contadino che vende le verdure
e la frutta. Lavora tanto e qualche volta gli si rovina anche il raccolto.
Non è una bella vita, quella. La seconda persona da cui andiamo a fare
rifornimento è il macellaio che ci vende due magnifici polli e una fetta di
cinghiale.
Eccole! Sono arrivate! Meno male… Di chi sto parlando? Ma delle amiche della
mamma ovviamente… S’incontrano ogni mattina al mercato e puntualmente si
scambiano gli ultimi pettegolezzi su quel personaggio o su quel senatore.
Così, mentre lei parla, io posso andare dal figlio dell’oste, il mio amato,
che mi aspetta impaziente.
-Ciao amore!
-Ciao!- (E’ sempre così affettuoso…)
(Bacio)
-Come stai?
-Ho paura, amor mio.
-E di cosa?
-Ho paura che mio padre trovi qualcuno da farmi sposare! E io non voglio! Io
amo te!
-Anch’io ti amo! E se provassimo a dirgli che ti sei innamorata, ma senza
dirgli di chi? Che cosa pensi direbbe?
-Non ne ho idea… Forse con un po’ di fortuna glielo posso dire domani appena
ritorna dal suo viaggio d’affari… Che ne dici?
-Che ti amo tanto!
-Anch’io!
(Bacio)
-Devo andare da mia madre adesso. Ciao!
-Va bene. Ciao!
(Bacio)
Ritornai ad essere la figlia diligente, gentile, controllata, buona ed
obbediente appena mia madre mi vide. Non si accorse del mio batticuore
all’aver rivisto Remolo. Meno male!
Arrivo a casa e la aiuto a cucinare, così imparo anch’io. Per pranzo
mangiamo un pezzo della carne di cinghiale cucinato con contorno di patate.
Oh Augusto, che gusto! Subito dopo aver mangiato, pulisco la casa e visto
che c’è ancora un po’ di luce mi dedico al mio passatempo preferito: il
cucito. Ma il sole deve tramontare e devo accendere le candele per preparare
una bellissima insalata con numerose verdure e pane sbriciolato. Oh Cesare,
che buono!
E’ ora di andare a dormire. Io ovviamente faccio finta di dormire e intanto
fantastico sul mio futuro e sull’avere un fratellino o una sorellina,
perché, ahimé, sono figlia unica. Pensando, sognando e fantasticando, ben
presto mi addormento con il sorriso sulle labbra per accogliere al meglio un
nuovo giorno della mia vita.
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