La barbara G&@
di carolina battista


 

Sono G&@, ho 13anni e sono, come è usanza definirci ora una barbara... I Romani, i potenti ci definiscono così... Ma pur essendo barbari non siamo esenti da desideri e sentimenti! Ho deciso di scrivere qualcosa di me per un sogno fatto, qualche notte fa... Vivo un po' di qua e un po' di là, in un riparo fatto di pelli di animali, che spesso abbandoniamo per le condizioni climatiche che mutano improvvisamente o per la scarsità di erba e quelli che per noi sono beni di prima necessità... Passo la mia vita insieme ai miei 12 fratelli e sorelle e insieme ai miei genitori... Mio padre lo vedo molto di rado: lui combatte quotidianamente battaglie sanguinose contro popoli sempre nuovi, prima anche con i Romani! Ho sentito dire che sono intelligentissimi, che hanno delle specie di regole, delle persone più importanti, gli imperatori se non erro... Che conoscono una lingua stranissima che usano in situazioni anche molto importanti, quando noi, la mia gente, sappiamo a malapena questo dialetto quasi inventato... Mio padre gode di un'incredibile forza fisica e passa un sacco di tempo su quel suo enorme animale. Credo li chiamino "cavalli"... Mia madre invece ha delle mani d'oro... Costretta a badare a noi se ne resta sempre vicino la capanna! Decora le armi e gli scudi di nostro padre con raffinatissime pietruzze d'orate... Queste pietrine ci vengono portate molto spesso da mio padre, per lo più quando torna da qualche battaglia! Io e i miei dodici fratelli siamo molto attivi: alcuni di noi cacciano piccole prede, altri raccolgono frutti e bacche, alcune volte raccattiamo un po' di legnetti per accendere il fuoco, fuori, nel nostro cortiletto (a noi piace chiamarlo così). Fra di noi non ci sono divisioni, anzi siamo tutti piuttosto uniti... Le nostre famiglie con un uomo importante a capo sono dette "clan" e sono tutte unite da patti di alleanza e durante la guerra siamo detti "tribù"... Fortunatamente il clima non è più sanguinoso come quello di un tempo, infatti noi barbari ci siamo amicati i Romani... Viviamo quasi a contatto con loro, e ci siamo fusi con un legame di potenza e cultura! Noi combattiamo e difendiamo, loro ci aiutano politicamente e ci regolano secondo le loro leggi... Io nn ci capisco niente, ma credo che nessuno di noi sia completamente consapevole di ciò che vogliono dire! Ho voluto raccontare come vivo per un motivo ben preciso: l'altra notte, mentre dormivo era quasi come se vivessi in un'altra vita... Ho visto cose che gli umani non potrebbero nemmeno immaginare! Alla fine di questo mio racconto lo sotterrerò e poi.... Chissà, magari un giorno qualcuno troverà il mio passato! A me piacerebbe sapere cosa c'è stato prima di me, e voglio che il mio futuro non rimanga con i medesimi dubbi! ...Camminavo su viali di pietra dura, nera e uniforme. C'erano tantissime persone, molte sedute in enormi pezzi di ferro e vetro colorati. Alcuni avevano in mano strani aggeggi e ci parlavano pure... Credo fossero matti! Altri invece entravano in enormi edifici che finivano a punta, così, in questo mio sogno, spinta dalla curiosità ho provato ad entrarci anche io in alcuni... In un primo ingresso ci ho trovato un sacco di ragazzini della mia età, seduti dietro a tavolini... Sembravano quasi annoiati, mentre a me pareva così allegra quell'atmosfera... Altri giocavano con oggetti colorati che non mi era mai capitato di vedere prima! La temperatura era alta, ed era piacevole stare rinchiusi là dentro! In un altro ingresso c'erano tantissime stoffe pregiate e sistemate in modo molto ordinato... Tutte le chiare da una parte, quelle nere più in là, poi di altri colori ancora... Ogni umano possedeva una o più di quelle stoffe, e le portavano sul corpo! Infine il terzo ingresso... Il più bello! Uno spazio ampissimo racchiudeva una magia... Una madre e un padre con dei ragazzetti come i miei fratelli sedevano attorno una tavola imbandita di ogni ben di Dio; con il sorriso sulle labbra parlavano liberamente! La mamma sembrava attiva e il padre era con loro... Credo non avesse mai combattuto! Era tutto così bello, così ordinato... Poi fui svegliata da un fortissimo rumore e uno dei miei fratelli mi disse che era passato alla carica di imperatore un uomo buffo ma potente, chiamato Settimio Severo! G&@ , 193 d.C.  


 

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