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Introduzione 

L’illusione può essere di due tipi:

  • mentale

  • visiva

La prima è una creazione voluta dalla mente umana la quale s’immagina cose non reali.

La seconda non è provocata dall’uomo, il quale, in questo caso, viene ingannato da una visione distorta del mondo e della realtà. Per Arthur Schopenhauer quest’inganno avviene attraverso il velo Maya, il quale illude l’umanità.

Vari autori crearono nelle loro opere una sorta di mondo illusorio nel quale rifugiarsi, come ad esempio l’italiano Giacomo Leopardi nel suo idillio L’Infinito, o cercarono di rappresentare dei precisi momenti storici mettendo in luce la loro illusorietà, come nel caso dell’americano F.S.Fitzgerald con il romanzo The Great Gatsby.

L’illusione, come si è detto, può essere anche visiva, infatti, l’occhio dell’uomo può venir ingannato da ciò che sta osservando. E’ questo il caso dell’illusione ottica, la quale provoca una distorsione della vista.

In campo scientifico le più spettacolari illusioni ottiche sono le eclissi e i miraggi; invece nelle arti visive numerosi pittori utilizzarono l’illusione per esprimere il loro genio sulle tele. Tra questi René Magritte, esponente del Surrealismo, il quale dipinse numerose opere sul tema del “quadro nel quadro”.

Nel costo della storia imperatori, capi, re e leader ingannarono i loro popoli e nel Novecento ne troviamo molti che attuarono questa tecnica durante le due guerre mondiali e nel periodo intermedio. Specialmente durante il ventennio fascista Mussolini ingannò il popolo italiano e soprattutto gli intellettuali illudendoli sulla libertà di stampa.


Percorso interdisciplinare di marianna zilli anno scolastico 2004-2005 liceo scientifico "G.Oberdan" Trieste


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