Quando gli esami radiologici o di laboratorio per lombalgie, cervicalgie e dorsalgie sono senza esito, la diagnosi è di mal di schiena "non specifico". Nella maggioranza dei casi il disturbo nasce da un cattivo uso della colonna vertebrale, cioè ha un'origine "posturale", intendendo per "postura" il modo di porsi nello spazio della colonna vertebrale. Una postura scorretta, sopratutto se mantenuta a lungo, può infatti sovraccaricare una colonna vertebrale altrimenti sana e provocare l'insorgenza del mal di schiena.
Quali sono i fattori che influenzano la postura?
Quali sono gli atteggiamenti sbagliati e come correggerli?
Seduti ma non troppo
Anche se può sembrare banale, la postura corretta è quella che, pur essendo mantenuta per un periodo di tempo relativamente lungo, non produce dolore. L'abituale posizione verticale, con le braccia pendenti lungo i fianchi o unite davanti o dietro il corpo, è uno standard universalmente accettato. Ma questa postura varia notevolmente da persona a persona ed è influenzata da tanti fattori: dal tono muscolare, sopratutto dei muscoli addominali e paravertebrali, dalla presenza o meno di obesità, dal tono dell'umore, dal tipo di vita e di educazione.
Nei paesi occidentali si trascorre gran parte della giornata in posizione seduta. Tuttavia, lo stare seduti su una sedia non è sempre stato un fatto di tutti i giorni, non è un'abitudine di tutti i popoli e, in effetti, è una acquisizione di origine relativamente recente per la razza umana. Sedie, sgabelli, panche furono usati in Egitto e in Mesopotamia cinquemila anni fa, mentre i Cinesi sedevano per terra, come facevano anche i Giapponesi e i Coreani. La posizione completamente accovacciata per lavorare e per riposare è tuttora usata comunemente da milioni di persone in Africa, in Asia e in alcuni paesi dell'America Latina.
La posa giusta
È necessario analizzare separatamente le posture corrette e quelle scorrette della colonna cervico-dorsale, cioè della parte bassa della schiena, e della colonna dorso-lombare, la parte bassa. È importante ricordare che posizioni fisse della colonna vertebrale dovrebbero essere evitate, se possibile, oppure mantenute per un periodo non superiore ad un'ora.
Tra le posture "a rischio" per la colonna cervico-dorsale vi sono quelle protratte in flessione cervicale. Sono posizioni in cui la testa risulta flessa in avanti per periodi prolungati. Sono tipiche di tutti i lavori di precisione (sarti, orologiai), ma si realizzano anche stando sduti a un tavolo (vedi figura 1a), guardando la televisione stando sdraiati, dormendo in posizione seduta (come può succedere durante un viaggio) oppure utilizzando cuscini non idonei (troppo alti). La cura consiste nell'adottare una corretta posizione in tutte queste situazioni (vedi figura 1b). I dattilografi, per esempio, che guardano continuamente in basso e lateralmente nello scrivere a macchina, dovrebbero modificare la postura usando appositi leggii. È importante prendere in attenta considerazione la posizione seduta. Molte persone, infatti, sono costrette per esigenze di lavoro a mantenere per ore questa posizione, che però non è adatta per l'essere umano. Quindi, si può ovviare alternando la posizione seduta con quella eretta o con la deambulazione, evitando di protrarre la postura per più di un'ora.
Scrivere, leggere, guardare la televisione o il videoterminale, guidare sono le attività più a rischio per le cervico-dorsalgie posturali (vedi figura 2a e 2b).
Da seduti, anche l'atto di sporgersi in avanti per afferrare un oggetto produce una notevole pressione sui dischi intervertebrali: è meglio in questi casi alzarsi in piedi e, appoggiando una mano sul banco, raggiungere l'oggetto con l'altra mano.
Anche la situazione opposta, ossia la postura protratta in estensione cervicale, caratteristica degli imbianchini, degli addetti alle pulizie dei vetri, e che si verifica quando ci si "tira" verso l'alto anche con le braccia (vedi figura 3a), determina con grande frequenza l'insorgere del mal di schiena. Dopo aver svolto un'attività in prolungata estensione cervico-dorsale, si consiglia di assumere una posizione di riposo (vedi figura 3b).
I pazienti che soffrono di mal di schiena lombare di origine posturale si possono dividere schematicamente in due gruppi.
Schiena curva umore nero
Anche l'aspetto psicologico influisce non poco sulla postura, che può essere considerata l'espressione somatica della psiche. Noi stiamo e ci muoviamo come "sentiamo". L'atteggiamento posturale e i movimenti rispecchiano le nostre spinte interiori psicologiche. La persona depressa, abbattuta, sta in piedi in una postura curva, con il rachide dorsale incurvato e le spalle arrotondate in avanti, come se portasse il peso del mondo sulle spalle. Feldenkrais afferma che gli sconvolgimenti emotivi determinano nei bambini un equilibrio alterato del capo, con una contrazione dei muscoli flessori e una inibizione degli estensori. Ha poi dimostrato che anche gli animali reagiscono, quando sono impauriti, con una violenta contrazione della muscolatura flessoria e una inibizione di quella estensoria, che impediscono ilcammino e la corsa. L'atteggiamento del bambino che subisce ripetuti stress emotivi è quello di curvarsi su se stesso, riassumendo la posizione fetale. Questa postura, se mantenuta a lungo, diventa abituale e "normale", mantenendosi nell'adolescenza e nella vita adulta. Fatto questo che spesso ha un ruolo determinante nell'insorgenza del dolore e del danno funzionale causa delle sindromi dolorose della colonna vertebrale.
Comodi al volante
I sedili delle autovetture dovrebbero adottare schienali alti con appoggiatesta disposto in modo da mantenere il collo in posizione neutra. È importante la presenza di supporti laterali che migliorino la stabilità del tronco e diminuiscano l'attività della muscolatura vertebro-toracica. Lo schienale dovrebbe avere un'inclinazione di 120° con il sedile; infatti con questa angolazione si registra la minor attività muscolare per il supporto del tronco. Inoltre, è consigliabile sedere il più vicino possibile al volante.
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