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Trieste venne collegata a Vienna da treni regolari a partire dall'ottobre
1857 grazie ad accelerati (omnibus) e diretti, questi ultimi impiegavano circa diciassette
ore per raggiungere la capitale dell'impero. La prima stazione era preceduta da un
viadotto soprelevato e coperto poichè, altrimenti, i binari avrebbero dovuto attravesare
il lazzaretto di Maria Teresa a Roiano. Ben presto questa si rivelò
insufficiente e, lo stesso imperatore Francesco Giuseppe nel 1878, pose la prima pietra
per la costurzione di quella che sarebbe diventata la Stazione della Meridionale, così
detta perchè "Meridionale" era detta la linea che collegava Vienna, Semmering,
Graz, Postumia e Trieste.
Fu il barone Giorgio de Sina ad ottenere il permesso di prolungare la linea ferroviaria
a sud di Vienna anche se l'opera si rivelò molto laboriosa per le difficoltà naturali da
superare, il Semmering, le paludi di Postumia e i trafori del Carso. Nel 1860 venne
inaugurata la linea Aurisina, Cormons, Udine che consentiva di raggiungere Venezia in 7
ore e 40 minuti; nel 1894 la Monfalcone, Cervignano abbassava questo tempo di più di 2
ore. A partire dal 1905 entrò in funzione anche la stazione di Campo Marzio (oggi museo
storico) cui facevano capo le linee per Pola, quelle transalpine oltre Gorizia e il
trenino per Parenzo. |