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Paolo Santonino:
itinerario in Corinzia, Stiria e
Carniola
(1485-1487) |
Verso la fine del '400 Paolo Santonino,
cancelliere del patriarcato d'Aquileia, accompagna il vescovo di Caorle Pietro
Carlo, delegato del patriarca, in tre successive visite pastorali nei territori
della Carinzia, della Carniola e della Stiria maggiormente devastati dalle
incursioni turche. Il suo resoconto, conservato in originale nella Biblioteca
Apostolica Vaticana, rappresenta un documento storico di rilevante importanza e,
per il lettore moderno, una straordinaria avventura di viaggio. Lungo i percorsi
compiuti, partendo dal Friuli, nel 1485, 1486 e 1487, Santonino descrive, con
ricchezza di particolari, ambienti, fatti e personaggi dei luoghi visitati.
Da allora la fortuna dell’opera andò via via crescendo, soprattutto in quei
paesi descritti dall’Autore: Austria e Slovenia, e di essa esistono numerose
edizioni in varie lingue, specialmente di area germanica e slava; questo
probabilmente anche perché l’Itinerario si presta a varie prospettive di
lettura: dalla descrizione dei luoghi visitati e delle bellezze naturali a
quella degli usi e costumi delle popolazioni incontrate; dalla rappresentazione
della vita del viaggiatore del tempo, con i suoi disagi e imprevisti, ai quadri
di vita del mondo religioso, tracciati con occhio curioso e disincantato, per
arrivare fino alle descrizioni puntuali e particolareggiate di banchetti e
vivande che oltre a rivelare l’amore dell’Autore per la buona tavola,
rappresentano un vero e proprio “spaccato di vita quotidiana” alla fine del
medioevo nei paesi visitati, notizie di cui abbiamo ben scarsa documentazione.
Santonino ci lascia una testimonianza unica nel suo genere usando un linguaggio
particolarmente colorito e spiritoso, che rende il testo veramente divertente e
ameno.
L’Autore: Paolo Santonino, originario di Stroncone, diocesi di Narni, giunse in
Friuli attorno al 1468, al seguito del vescovo di Ferentino Andrea Lorenzi,
governatore generale della diocesi di Aquileia. Nel 1473 fu cancelliere della
Curia; pochi anni dopo ottenne la bolla di nomina formale a cancelliere
ordinario del patriarcato e con tale carica partecipò, dal 1485 al 1487, alla
visita pastorale della diocesi aquileiese. Non si conosce la data esatta della
morte, avvenuta comunque prima del 1510.
(inserisci allegati con passi tratti da Santonino e relativi commenti) . |
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