il mistero del castello
di giulia fontanone, augusto poropat, filippo zafret, nicola abate


 


Un giorno Jakie Zafran fu ritrovato in un magazzino abbandonato dall’agente Nicolas Porpet con una sciabola conficcata nella schiena.
Inoltre, l'agente Nicolas Porpet, osservando il corpo, aveva notato che il braccio sinistro era pieno di buchi.
A Nicolas venne subito in mente che Jakie aveva lavorato per il conte Rochelle, grande spacciatore di droga, che fu poi arrestato. Ad incolparlo fu proprio Jakie. In tribunale, dopo essere stato condannato a morte il conte giurò che al fine si sarebbe vendicato di Jakie Zafran.
Dopo un anno d'indagini sulla morte di Jakie Zafran, il caso fu archiviato nell’anno 1876.
In ogni caso, la morte di Jakie lasciò molti sospetti nella mente di Nicolas.
Infatti l’investigatore scoprì che Jakie aveva una famiglia di cui non era a conoscenza poichè non sapeva di'avere due figli gemelli.
Porpet decise di andare a trovare la famiglia di Jakie.
La casa assomigliava molto ad un castello medievale; era situata in una zona periferica, in mezzo a colline nebbiose.
All’interno della casa c’era un freddo pungente. L’arredamento era composto di mobili medievali e nel corridoio si trovavano molte armature di cavalieri.
La madre era bionda e con gli occhi azzurri, era molto giovane e pallida e i bambini avevano lo stesso colore di pelle, ma con i capelli più scuri. Ella fece accomodare Porpet in una delle tante stanze in cui c’erano molti divani ricoperti con un colore che assomigliava ad un “rosso sangue”.
Porpet raccontò cos’ era accaduto a Jakie Zafran, ma, mentre stava parlando, un vento gelido chiuse di colpo le porte, e come per incanto apparve il fantasma di Roshelle. Spiegò che aveva preso le sembianze di un suo amico morto, per uccidere Jakie. Per completare le sue vendette decise di mandare una maledizione su tutta la famiglia. Appena Roshelle sparì, la maledizione ebbe inizio.
Un leggero fumo entrò dalle porte aumentando sempre di più, infatti non era solo fumo ma anche fuoco. Le armature presero vita e cercarono di uccidere la famiglia, ma Porpet portò tutti in salvo, fuori del castello, iniziarono a correre, ma non videro il burrone che comparì per magia.
Il giorno dopo la polizia locale andò a cercare Porpet, che fu ritrovato morto vicino a tre scheletri, in una stanza di un vecchio castello diroccato.
Il caso restò per sempre come quello della morte di Zafran in quanto la polizia non potè mai sapere chi fosse quegli scheletri e quale fosse il legame con Porpet .