copertina del CD between 72

"Between" (NR-CD-K-0067), l'ultimo CD di musica classica inciso dalla nota arpista triestina NICOLETTA SANZIN

di Elena Clescovich


Prodotto - con grande cura e professionalità - dalla giovane casa discografica lubianese Nika Records e realizzato dalla concertista, in coppia con il flautista sloveno MATEJ ZUPAN - con cui Nicoletta Sanzin mantiene una collaborazione artistica da quasi un decennio - l'album racchiude 7 brani per arpa e flauto poco o per nulla conosciuti dal grande pubblico. Si tratta di composizioni appartenenti per la maggior parte al repertorio romantico e contemporaneo, in cui si ebbe una vera e propria rinascita dell'arpa in campo cameristico.
Il perchè del titolo Between (che, come tutti sanno, in italiano significa “tra”) lo abbiamo chiesto a Nicoletta Sanzin. Ci ha risposto che il “tra” da loro inteso riguarda molte, infinite situazioni: “tra” uomo e donna, “tra” flauto e arpa, “tra” antichità e modernità, “tra” Bach e Golob, e, su questa traccia, “tra” qualsiasi cosa suggerisca la fantasia durante l'ascolto del CD.
Alcuni dei brani - le Two Medieval dances di M. Amorosi, la Sonata di N. Rota, i Cinque piccoli duetti di J. Françaix - sono state proposte dal vivo dai due solisti nel corso del concerto di presentazione del CD svoltosi il 6 maggio scorso, a Lubiana, nella bellissima sala del Hermes Soft Club. L'esecuzione è stata registrata dal programma Ars della radio slovena ed ha avuto grande successo di pubblico e di critica.
Oltre ai pezzi menzionati sopra, il CD comprende la settecentesca Hamburger Sonata di C. P. E. Bach, la Sonata di Gaetano Donizetti, la Casilda fantasia di Doppler - Zamara, e A story from an ancient world del giovane compositore sloveno Rok Golob, concerto per flauto, arpa, archi e due corni (che i due solisti presentano in Prima esecuzione mondiale).
Fin dall'inizio, l'ascoltatore rimane colpito dalla perfetta fusione dei due strumenti e dalla ricchezza coloristica che gli esecutori riescono a creare, nel trascolorare stilistico e psicologico dei vari brani. Le più sottili sfumature espressive appaiono dosate con fine sensibilità.

Apre l'album la serena e bucolica musicalità della cosiddetta Hamburger sonata di C.P.E. Bach (1714-1788) - il cui vero titolo è Sonata per flauto e basso continuo in sol maggiore Wq. 133. Nell'esecuzione del basso un violoncello si aggiunge all'arpa, che ha qui un ruolo piuttosto “nascosto” .
Si passa quindi alle affascinanti armonie di sapore arcaicheggiante delle Two Medieval dances di Michael Amorosi - compositore italo-americano nato nel 1918 - in cui flauto e arpa dialogano allo stesso livello scambiandosi motivi e ritmi.
Anche la pensosa Sonata (1937) di N. Rota - uno degli autori preferiti di Nicoletta Sanzin - nei tre classici movimenti, vede l'arpa contrapposta al dolce ricamo melodico del flauto in un gioco continuo di dolorose, rassegnate riesposizioni e inaspettate seppur brevi “ribellioni”. Man a mano però l'atmosfera si anima finché nell'“Allegro festoso” finale si afferma una danza piena di gioia vitale, sottolineata efficacemente dagli arpeggi vibranti e decisi della solista triestina.
Segue la Sonata per violino (o flauto) e arpa (1823) di G. Donizetti, in due tempi contrastanti, dalla cantabilità melodrammatica che vede protagonista il flauto, con il suo intenso melodiare, esaltato dagli interventi armonici ricchi di pathos dell'arpa. Capriccioso e brillante il “pas à deux” del breve Allegro “Gallemberg”, secondo e ultimo movimento della Sonata, che Donizetti trasse da un balletto composto da Wenzel Robert, conte, appunto, di Gallemberg (1783-1839).
Sfavillante virtuosismo, mai fine a a sé stesso, e trascinante cantabilità: questa è la Casilda fantasia interpretata dal duo Zupan-Sanzin, che coinvolge l'ascoltatore in una festa di suoni e di colori. Il brano, composto da due dei virtuosi più celebri nell'Ottocento, F. Doppler e A. Zamara, rispettivamente di flauto e arpa, rielabora il tema principale di un'opera oggi dimenticata, Casilda di Ernesto II (1844-93).
Nell'esecuzione dei Cinque piccoli duetti proposta dai due concertisti, la giocosa e ironica musicalità di J. Fran¸aix (1912-1997) rivive in tutta la sua freschezza. Ogni branetto (hanno durata media di meno di 2 minuti) assume un suo carattere ben preciso e inconfondibile.
La tradizionale dolcezza e leggerezza degli impasti armonici propria del duo flauto/arpa nel brano conclusivo, il concerto (un vero e proprio “poema sinfonico”) A story from an ancient world del ventiseienne Rok Golob, viene arricchita e amplificata dagli interventi di archi, parti vocali e due corni. La fluidità e ricchezza melodica, come pure la mancanza di dissonanze evidenti rende questa composizione un romantico inno alla felicità, che assimila in sé varie tendenze stilistiche su cui sembra avere molto peso il ricordo dell'impressionismo francese.
Dedicato ai due solisti, che secondo le parole di Golob “assieme agli altri esecutori, forse senza saperlo, casualmente ma non per caso, raccontano una magica favola”.
Il canto del flauto è il vero protagonista; l'arpa lo accompagna fondendosi al resto dell'orchestra. Quando però emerge lo fa con passaggi veloci brillanti e di effetto o con brevi intense “oasi sonore”. L'esecuzione si mantiene comunque densa di significato e mai l'esigenza tecnica sopraffà quella espressiva.

Nicoletta Sanzin Nicoletta Sanzinpossiede un “iter studiorum” di tutto rispetto: dopo il brillante diploma conseguito a Udine, ha frequentato corsi di perfezionamento negli Stati Uniti e in Italia, all'Accademia S. Cecilia di Roma, dove ha ottenuto il diploma in arpa e musica da camera con il massimo dei voti, lode e borsa di studio della S.I.A.E.
Il musicalissimo talento e la padronanza tecnica con cui affronta generi musicali di ogni tipo le hanno valso numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali (1º Premio “E. Porrino” di Cagliari, UFAM di Parigi, Città di Stresa, Salvi ecc.).
La sua carriera artistica si presenta altrettanto prestigiosa.
Svolge un'attività concertistica molto intensa in Italia che all'estero, sia in veste di solista che in formazioni cameristiche, talvolta inusuali (Arpa e Corno Inglese).
Collabora pure con orchestre di fama internazionale (dal 1995 è prima arpa della Slovenska Filharmonija di Ljubljana con la quale si esibisce anche in veste di solista), registra per numerose emittenti italiane ed estere, ed ha inciso, oltre a Between, altri CD (vedi) anche di musica contemporanea (con brani spesso eseguiti in prima assoluta e a lei dedicati).
Si occupa anche della prassi esecutiva delle arpe storiche (gotiche), in collaborazione con il gruppo di musica medievale Dramsam (vedi) di Gorizia).

Matej ZupanNato a Zagorje, Matej Zupan (sito del flautista) si è diplomato all’Accademia di musica di Lubiana con F. Rupel e successivamente si è perfezionato in vari masterclass.
È membro di numerosi quintetti a fiati, ha suonato in Slovenia, Europa, Stati Uniti e registrato per varie Radio.
Ha ottenuto svariati primi premi in concorsi nazionali.
Primo flauto dell’orchestra sinfonica RTV Slovenia, insegna all’Accademia di musica di Lubiana.


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