Per la respirazione metodi ed esercizi

di Fulvia Panfili

Dopo aver parlato di respirazione e dei concetti di Rebirthing e Vivation affrontiamo ora i luoghi, i tempi, i mezzi e gli esercizi per vivere questa respirazione. Generalmente l'esercizio deve essere continuativo e regolare da farsi quindi ogni giorno e per circa mezz'ora. L'ideale sarebbe alla stessa ora, nello stesso posto e soprattutto in tutta tranquillità, senza essere disturbati e senza avere fretta. La mezz'ora da dedicare alla respirazione però può essere anche suddivisa nell'arco della giornata. Un esempio molto frequente é quello di coloro che la mattina non riescono a "mettersi in moto" subito: questo tipo d'indolenzimento fisico può essere anche determinato da una carenza di ossigeno (la notte finestre chiuse o si dorme in luoghi molto caldi); a questo punto la respirazione é importantissima e si possono dedicare così; i primi 10 minuti della giornata, magari davanti alla finestre aperta per ossigenarsi. Proviamo a vedere quindi un esercizio - tipo da svolgere appena svegli. Non scendere subito dal letto, il nostro organismo ed il sistema circolatorio hanno bisogno di qualche minuto per passare dallo stato di sonno a quello di risveglio. Stiracchiarsi, allungare gambe e braccia, cercare di divaricare le dita delle mani e dei piedi e in secondo luogo chiudere a pugno le mani e piegare le dita dei piedi. Mentre si svolgono questi movimenti controlliamo la nostra respirazione che da lenta e profonda passi ad una più accellerata con maggiore immissione d'aria nei polmoni per poi coscientemente riportare la respirazione a lenta e profonda. Ossigeniamo così il nostro corpo e soprattutto prendiamo coscenza di esso.

Gli altri 20 minuti che rimangono possono essere coperti in altri momenti delle 24 ore; non é necessario trovarsi in un determinato stato psicologico per respirare (anzi la respirazione aiuta a trovare una serenità psicologica), non ha importanza se si é in piedi, seduti, distesi o si lavora, si viaggia, si studia ecc. Fondamentale é non eseguire mai gli esercizi a stomaco pieno. Negli articoli precedenti ho associato la respirazione ad un movimento facente parte di New Age che mostra come questo esercizio serve per l'elevazione spirituale. Di conseguenza avere la possibilità di trovare la mezz'ora vuol dire dedicarsi a noi stessi. Usiamo un abbigliamento molto comodo, nessun tipo di costrizioni; per riuscire a concentrarsi al massimo bisogna indossare sempre qualcosa di caldo e tenere a portata di mano una coperta in quanto durante la respirazione ci si può rilassare a tal punto da addormentarsi e coprendoci possiamo imprigionare nell'intercapedine tra il nostro corpo e la coperta la nostra energia, ricordiamoci energia vitale. Un consiglio é quello di mai reprimere l'impellente bisogno di sbadigliare: anch'esso fa parte della fase di dilatazione perché consente l'inspirazione spontanea.

Una conoscenza importante é quella delle pause tra un respiro e l'altro, sono elementi fondamentali degli esercizi in quanto favoriscono il nostro processo di realizzazione e di presa di coscienza della sensibilità. Sono pause creative, é un momento d'identificazione fondamentale con se stessi e in queste pause nasce l'impulso dell'inspirazione in modo assolutamente spontaneo. Durante questo passaggio bisogna non essere impazienti al punto di anticipare l'inspirazione e non cadere nell'errore di prolungare la pausa. Lasciare che tutto ci cada addosso. Ricordiamoci che grazie alla respirazione riforniamo di energia vitale non solo il nostro corpo ma tutta la persona. Questo significa che essa interessa non solo la schiena, il bacino, le spalle ma tutti i nostri organi e gli spazi tra loro.

Dividiamo il nostro corpo in 3 parti (all'inizio la cosa può essere puramente descrittiva ma con gli esercizi riusciremo a distinguere le 3 parti anche solo respirando):

parte inferiore, quella che poggia sul terreno;
parte centrale, la forza mediana, il centro d'armonia, casa di organi fondamentali;
parte superiore, quella dei sensi e della presa di coscienza delle forze spirituali.
 

Per ogni parte del corpo presa in considerazione si possono associare diversi esercizi. Rimando ai molti libri in commercio l'elenco dei tali prendendo in considerazione 3 principali, uno per ogni zona, che possono essere effettuati sempre e in qualsiasi luogo.
Per la prima parte consideriamo fondamentale la posizione in piedi. Noi, siamo coscienti di come stiamo in piedi? La schiena é curva, le spalle cadenti, i piedi poggiano perfettamente a terra? Nel "linguag- gio del corpo" le posizioni scorrette sono espressioni di tensioni interne, di paure. Impariamo quindi, grazie ad un semplice esercizio, a stare correttamente in piedi. Ogni singola parte del nostro corpo interagisce con punti precisi dei nostri piedi: concentriamoci quindi sui nostri piedi, cerchiamo di stabilire con essi un contatto tanto da percepire il loro totale appoggio sul terreno; dobbiamo riuscire a sentire il nostro peso ora sui talloni, ora sulle punte, ora sui lati. A questo punto eseguiamo dei brevi passi appoggiandoci solo sull'esterno del piede rilassando contemporaneamente spalle e il resto del corpo. Cerchiamo di concentrarci sull'espirazione tanto da sentirla salire dalle nostre estremità. Stesso esercizio da ripetere poggiando ora il peso sui talloni e così via. Importante é respirare profondamente cercando di sentire il peso su una delle parti affinché con questo elementare esercizio realizziamo la presa di coscienza solo di una parte del corpo dimenticando tutto il resto, esercizio che pian piano condurrà ad esercizi base della "meditazione" in cui ogni parte di noi sembra staccata dall'essenza totale. Nel caso della parte centrale dobbiamo quindi avere consapevolezza del nostro "centro". La parte centrale non é solo spazio vitale della respirazione in quanto ne contiene gli organi primari, ma é anche centro di pace e di forza spirituale. L'esercizio verrà eseguito da seduti: rilassiamoci, dobbiamo sentire la parte superiore completamente pesante e quella inferiore salda al terreno. Le mani sovrapposte sull'ombelico e respirando profondamente sentiremo il movimento elastico del diaframma. Durante l'inspirazione la zona ombelicale si dilata nelle nostre mani mentre l'espirazione la fa contrarre; spalle, collo e petto restano passivi. Mentre espiriamo immaginiamo di dover spegnere una fiamma cercando lentamente di buttare fuori maggior quantitativo di aria possibile ma il punto fondamentale sta nel prendere coscienza che non é il petto che spinge, bensì l'addome.

Questa alternanza di dentro e fuori fa si che l'addome riceva un input di movimento elastico ma soprattutto spontaneo senza ragionare su che parte del corpo noi stiamo usando per respirare.

Per finire parliamo della parte superiore che non é considerata la più importante in quanto casa di centri organici fondamentali, bensì é quella che durante il giorno si carica di tutte le tensioni, soprattutto al livello del collo e delle spalle. Questo tipo di esercizio potrà quindi aiutarci a pulire i fasci muscolari dalle negatività. Seduti lasciamo cadere le braccia abbandonandole lungo i fianchi.

Concentriamoci quindi sull'articolazione della spalla destra senza coinvolgere attivamente nessuna delle altrie parti del corpo. A questo punto compiamo circonduzioni per cinque, dieci volte e non tratteniamo mai il respiro anzi lasciamolo fluire liberamente. Ripetiamo poi stessa cosa con la spalla sinistra. Quando siamo riusciti a percepire la differenza tra destra e sinistra proviamo ad "intrecciare" i movimenti in modo tale che la destra si muova da dietro verso l'alto quando la sinistra si muove in avanti e verso il basso. E viceversa. Quando eseguiamo questo esercizio cerchiamo di agire non "con la testa" ma lasciamoci semplicemente guidare dall'impulso del movimento e della respirazione. Di esercizi quindi se ne possono trovare tanti, l'importante é che il respiro, durante l'esecuzione dei tali, esca spontaneo riuscendo così a crearsi il "ritmo di respirazione" che oltre ad essere una funzione corporea é anche espressione spirituale presupposta per lo sviluppo della forza vitale, rinnovamento di anima e corpo per la maturazione della persona.

 


Medicina

Home page