Recensione

di Federico Martinoni


"La vampira di Marte" by Tanith Lee

Titolo originale: "Sabella"

Edito da Gruppo Newton, 1994, Roma.

100 pagine - 1.000 lire

Tanith Lee (inglese) é una delle scrittrici contemporanee di Fantascienza più apprezzate dagli appassionati del genere. Spazia egregiamente su diversi generi di Fantasy senza mai deludere.

Una storia tradizionale (i vampiri non sono certo una novità...), ambientata però in un contesto del tutto nuovo; risultato: un buon libro.

La trama racconta la storia di una ragazza che si rivela essere una vampira. Per sopravvivere, é costretta a succhiare il sangue dei suoi compagni, che rimangono così inconsapevoli vittime della sua ferocia.

Il caso vuole, però, che il fratello di un ragazzo da lei ucciso non si arrenda e si metta sulla sue tracce; incomincia così la fuga di Sabella (é questo il nome della vampira), braccata tra l'altro anche dalla polizia locale.

Dopo una serie di avventure e di episodi abbastanza imprevedibili, la storia giunge ad una conclusione decisamente inaspettata e piacevole, che é proprio il punto di forza di tutto il libro (e proprio per questo non ve la racconto! ;)).

Globalmente, il libro procede con sufficiente dinamica, anche se di fantascientifico, in realtà, c'é solo l'ambientazione; ma é proprio questa atmosfera surreale (un po' decadente, talvolta addirittura kitch) che crea quello stato d'animo particolare che ti tiene incollato al libro per sapere come va a finire.

E poi, una volta tanto non é la solita avventura spaziale...

=> Da leggere! Almeno per cambiare un po'...


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