Una firma per cambiare la tv

Noi sottoscritti genitori, educatori, cittadini responsabili di istituzioni pubbliche e private, desiderosi di aiutare bambini ed adolescenti a crescere sani, in armonia ed equilibrio psicofisico
CONSTATIAMO
che le trasmissioni radiotelevisive destinate ai bambini e ai giovani non rispettano il codice della "Carta di Treviso" ed il codice di Autoregolamentazione TV e minori (sottoscritto a Roma il 26 nov.1997).
DENUNCIAMO
l’effetto dequalificante su tali trasmissioni della logica dell’audience ed il predominio attuale di programmi dove dilagano la violenza e la volgarità, con il risultato di emarginare il meglio della produzione umana sotto il profilo artistico, scientifico e morale.
Anche trasmissioni condotte dai "grandi" del piccolo schermo ormai non riescono a fare a meno della volgarità, del sesso e della violenza presentate come un mezzo normale per risolvere i rapporti umani.
Delitti , sangue, sparatorie forsennate, brutalità e orrore: sono questi gli ingredienti che si propinano a grandi e piccoli. Gli effetti poi si leggono sulla cronaca nera.
CHIEDIAMO
perciò che il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni tenga in considerazione le disposizioni di un’equipe di esperti in psicologia dell’età evolutiva e nei vari campi dell’arte e della scienza, esperti ai quali dovranno essere conferiti poteri propositivi e anche di veto nell’elaborazione dei programmi rivolti ai bambini e ai giovani delle reti pubbliche e private.

PROPONIAMO inoltre:

  1. l’eliminazione delle interruzioni pubblicitarie dai programmi di qualsiasi rete, destinati ai bambini e ai giovani;
  2. il rispetto delle fasce orarie di programmazione protetta per i bambini e l’astensione dalla messa in onda di programmi specifici dedicati ai minori nella fascia oraria compresa tra le 7 e le 9 del mattino per evitare gli effetti dannosi sulla concentrazione ed attenzione che gli studenti necessitano a scuola;
  3. la messa in onda degli eventi più significativi: concerti, mostre, spettacoli teatrali, avvenimenti sportivi non violenti, ricerche scientifiche e azioni di intervento umanitario; la presentazione di film di valore artistico e morale conservati nelle cineteche e negli archivi della RAI TV;
  4. adeguati stanziamenti per favorire la produzione di opere di valore artistico, sociale e morale e , imitando l’esempio di altri Paesi europei, la messa al bando di cartoni animati e film che rappresentano la violenza fine a se stessa, provocando nei bambini reazioni e stato d’animo dannosi;
  5. la lettura quotidiana di fiabe, brevi racconti e poesie da parte di attori capaci di restituire il fascino dell’oralità; e la presentazione di letture tratte da libri per l’infanzia al fine di interessare alla lettura i bambini e i genitori;
  6. la trasmissione di telegiornali per bambini e giovani in cui si da ampio risalto a notizie positive, italiane ed estere, relative quelle esperienze che, nei vari campi delle attività umane, contribuiscono a costruire una civiltà non violenta.

SOTTOLINEIAMO l’urgenza e l’importanza della nostra richiesta. I bambini e le famiglie hanno diritto di essere difesi dall’irresponsabilità dei programmi attuali delle radiotelevisioni pubbliche e private, e di chiedere come utenti al Ministro della Pubblica Istruzione e della Famiglia di agire in questo delicato ed importante settore informativo e formativo.
E’ nostro dovere di cittadini che pensano al futuro democratico della nostra società, mostrare ai bambini che la maggioranza del nostro popolo è costituita da persone che lavorano, amano i loro figli, osservano le leggi, rispettano gli altri. E che nella società, accanto ad una minoranza di violenti le cui gesta occupano gran parte dei telegiornali, ci sono tante persone oneste che credono nei valori positivi dell’uomo, come l’amicizia, la solidarietà, l’altruismo, la non violenza, l’amore.
La nostra azione, iniziata con questo appello, proseguirà con altre forme(dibattiti,indagini, pubblicazioni, interventi nelle scuole ecc.) e non cesserà fino a quando la radio-televisione sarà diventata, per i bambini e per tutti, un mezzo per informare, educare, liberare i sentimenti più alti dell’uomo.


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