Riflessioni sulla guerra
"Avere senso storico significa essere consapevole non solo che il passato è passato,
ma che è anche presente." T.S. Eliot
Partendo dal presupposto che la guerra come diceva Eraclito è la madre di tutte le cose e
quindi anche ovviamente della stupidità dobbiamo pure ricordarci che in questa terra
desolata piena di uomini vuoti, a volte, per dirla con Eliot, distruggere non significa
altro che creare o per usare un'accezione forse più scientifica trasformare. In ogni caso
alla fine chi vincerà sarà sempre il verme conquistatore, che già prima di Poe fece
dire a Shakespeare: "La guerra uccide più cornuti di quanto non la pace generi
uomini"; dunque èforse anche per questo che l'India ha messo a punto un nuovo
missile nucleare dalla gittata di 2000 km, e Francia, Germania, Svezia e Italia, per non
parlare degli Usa, stanno investendo 50.000 miliardi in armamenti.
Fatta questa breve premessa e considerato anche il fatto che la scienza non sa ancora
spiegarsi cosa siano la materia, la massa, l'energia e le varie cariche e che dunque
appare ancora una volta sempre più ridicolo che degli ingenui filosofi si mettano a
legiferare sulla tecnica, la razionalità e l'irrazionalità, bisogna chiarire che il
tutto combacia perfettamente con la logica della cultura dominante, della falsità,
dell'indottrinamento, della pigrizia intellettuale e del facile guadagno. Così mentre nel
vano tentativo di durare oltre il tempo si ammassano fesserie su fesserie nella vana
illusione di sopravvivere persino alla propria banalità e con il fantastico aiuto dei
mass media i soliti sicofanti del potere si arricchiscono parlando a vanvera delle
disgrazie altrui c'è da dire che almeno il destino ci fa venir meno dei solidi personaggi
anche in territori di pace, alla mancata approfondita conoscenza dei quali la sorte per
fortuna ci ha fatto frequentare delle sobrie puttane che una volta di più ci hanno
rincuorato confermandoci che la nostra magnanima facoltà di fare peneficenza è ancora
intatta.
Alla fine dunque la sana moralità per volere divino trionferà e mentretutte quella facce
da culo che imperversano nelle varie "magic boxes" fanno persino snervare la
molla dello slancio vitale di bergsoniana memoria, noi affranti per tutte quelle foto di
bambini sbattute in prima pagina accanto alle pubblicità degli imperi senza senso della
caducità ci rammarichiamo della nostra misera condizione e come al solito chiudiamo il
nostro breve intervento con un'umile riflessione: "Di certo è stato un peccato che
quando gli Europei, futuro e glorioso popolo degli Stati Uniti, stavano sterminando gli
Indiani d'America non ci fosse sul posto nemmeno una fottuta e sterile forza
internazionale di pace, magari guidata da un discendente di quelle masse di schiavi che
hanno costruito le nostre splendide e antiche civiltà, a difendere quei poveri
pellerossa, o a bombardare gli invasori, che per di più avevano come generosa alleata
persino la stupidità che, del resto si sa, come al solito si schiera sempre dalla parte
del potere con più autorità! Amen, since in God we Distrust! Anche perchè se le armi
sono sempre più intelligenti è anche pur vero che l'uomo, il quale ha ormai da tempo
deciso di lasciarsi superare dalle macchine, èancora un bel pò ignorante, e lo dimostra
il fatto che, nonostante l'ammonimento di quel re che ci aveva svelato di avere un
esercito proprio perchè i suoi soldati non avevano un cervello, anche ai nostri giorni
abbiamo sempre più gente affascinata dalle varie divise, oltre che, naturalmente, dal
senso della patria, della giustizia, del comando, del business, della pulizia e delle
azioni umanitarie. F.T.P.
Per chi poi non fosse del mio stesso avviso aggiungo che già Einstein tempo fa ci ha
insegnato che tutto dipende dal punto di vista, ed io essendo un seguace di Derrida, e non
solo, amo decostruire; e poi ci sarebbe ancora molto da dire sull'ermeneutica, sul teorema
di Bruner, su Gorgia, sull'incomunicabilità, ecc. ecc., ma da buon pragmatico mi
limiterò a constatare che anch'io come Bacon, Eliot e gli americani distruggo per
costruire, solo che le mie armi non sono così tecnologicamente avanzate, non costano 23
milioni al minuto come è costata la guerra fino a questo momento, non finiscono nel lago
di Garda come la bomba, per ora inerme, sganciata da un aereo Nato che stava rientrando
alla base, non hanno convocato 33 mila riservisti come ha fatto Clinton, e potrei
continuare, ma per ora visto che la mia produzione si limita ad un breve assaggio, e visto
che al momento sono più impegnato a progettare che a fare altro, mi fermo qui.
Nel salutarvi ricordo solo a tutti che noi italiani a parte l'epoca dell'impero romano in
guerra abbiamo sempre fatto ridere, naturalmente nello stesso tempo qualcuno ha anche
pianto, ma del resto il riso e il pianto come sosteneva Baudelaire non sono che due facce
della stessa medaglia, forse proprio come la guerra e la pace. è superfluo aggiungere
quale sia la medaglia in questione. Business is business!
Comunque a chi volesse esprimere una critica ricordo anche un mio aforisma che recita
appunto: "Che la critica mi critichi, e non la criticherò." Ciao, ciao.
P.S. Scusatemi per l'intrusione, ma se vi ho scritto è perchè sono anche un vostro
lettore e visto che siamo in clima di invasioni .......ho pensato che forse avreste capito
la mia invadenza !!!!