Elezioni
americane
riflessioni proposte da don
Ulisse Frascali
Presidente
Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo
Celso ed Anna Frascali
Via 56 Martiri n. 79
48100 Ravenna RA
tel. 0544/61083 – fax 0544/61379 e-mail: vdf-ra@linknet.it
A quanti desiderano riflettere ed eventualmente
inviare commenti
Elezioni americane: svariati e innumerevoli sono i commenti per la incertezza
del risultato del voto sulla elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Ritengo che il fatto che si sta verificando in America venga ad evidenziare
una drammatica realtà che non credo sia solo americana, ma del mondo intero.
La realtà che emerge dalla situazione americana evidenzia che il potere è in
una forte crisi ed è in cerca di una metodologia per riaffermarlo e
conservarlo. Ogni cittadino dovrebbe cominciare a considerare e prendere
coscienza che l’umanità si trova ad una svolta epocale. L’uomo ha preso
coscienza del suo diritto alla libertà e all’eguaglianza. 2000 anni fa,
attraverso il messaggio cristiano, l’uomo trovò una grossa spinta per
l’affermazione del diritto alla vita e per un radicale cambiamento del
codice civile allora vigente. Oggi la presa di coscienza da parte dell’uomo
consiste nell’aver percepito la necessità di una distribuzione diversa dei
beni esistenti sulla terra e di avere una partecipazione finalizzata alla
difesa della vita di tutti e non soltanto di qualche privilegiato.
Il potere sia economico che politico dice di avere come finalità quella
suesposta ma di fatto quando si insedia nella posizione di potere non si pone
prioritariamente l’obiettivo di essere al servizio della base ma si pone al
servizio del suo gruppo per difendere i propri privilegi e quelli di quanti lo
sostengono.
Il cambiamento che oggi l’umanità richiede, in modo particolare a quanti
hanno delle responsabilità organizzative è di promuovere in via prioritaria
la difesa della vita di ogni essere. Analizziamo la situazione dell’Africa,
dell’America Latina e si evidenzierà che centinaia di milioni per non dire
miliardi di persone non hanno prospettive di sorta. Quello che domina sono gli
interessi privati di grossi trust che incuranti delle malattie e dei decessi
continuano a difendere e ad affermare i propri privilegi speculativi.
Purtroppo anche chi dovrebbe promuovere in nome di una fede e di una
solidarietà e favorire uguaglianza fra tutti gli uomini, con la promozione di
una cultura di carità pietistica cerca di tacitare la propria coscienza,
senza però di fatto promuovere una giustizia ed eguaglianza che farebbe
nascere in ogni essere speranza e ottimismo legato ad una prospettiva di una
vita diversa.
Ogni uomo dovrebbe cominciare a riflettere su queste cose mettendo da parte
strumentalizzazioni ideologiche che portano solo a una prevalenza sulle altre
creando conflitti e contrasti, per poter dar vita a quella fraternità alla
quale ognuno aspira perché è la base e il bisogno che ogni essere porta in
se, messa dal Trascendente al momento della creazione.
A che ideologia appartieni? A una sola: al vincolo col Trascendente che mi ha
creato essere sociale e quindi essenzialmente solidale con i miei simili.