Forum regionale del Terzo Settore - Friuli Venezia Giulia

DOCUMENTO DI INDIRIZZO PROGRAMMATICO ‘98- ( approvato il 22.04.’98)

 

Premessa

La costituzione del Forum costituisce indubbiamente un significativo passo del percorso iniziato più di due anni fa e tendente a dare vita ad un soggetto rappresentativo delle esperienze regionali riconducibili al Terzo Settore. Va peraltro ribadito che la stessa costituzione non può che essere considerata quale punto di partenza di un cammino da percorrere insieme.

 

La Mission

L’elaborazione svolta dal Forum nazionale indica chiaramente la mission dei Forum che ad esso si ispirano: divenire soggetto autonomo, produttivo e capace di generare utilità sociale a partire dalle risorse della società civile di cui si sente espressione.

Per realizzare tale obiettivo generale è evidentemente necessario che all’interno del Forum siano presenti, attivamente e non solo nominalmente, quanti più soggetti, tra quelli che già concorrono a realizzare in Friuli-Venezia Giulia, quasi sempre in modo disarticolato fra di loro, esperienze di creazione di modelli sociali innovativi in cui si affermi la partecipazione diffusa.

E’ inoltre necessario che il Forum acquisisca una autonoma forma di rappresentanza per poter interloquire, con autorevolezza con le Istituzioni - in primis la Regione - e con le altre rappresentanze sociali -Sindacati- ed economiche -Imprenditori-.

Determinante sarà quindi la capacità del Forum di dimostrare come ogni progetto di autentico sviluppo sociale non possa prescindere dal ruolo che viene svolto dalle famiglie, dalle formazioni sociali intermedie e dalle comunità locali, soprattutto per quanto riguarda la ridefinizioni di modelli di Stato sociale efficiente, equo ed orientato all’effettivo bene comune.

Questa evidenza sarà maggiormente visibile se sapremo progettare un ruolo attivo del Forum nelle fasi progettuali delle politiche sociali e se sapremo, come Forum, farci carico - attraverso i nostri associati - della realizzazione concreta di significative porzioni di tali progetti.

Non sarà facile soprattutto perché ogni associato dovrà rivedere abituali schemi culturali ripensando la propria azione nell’ambito di un progetto che ha contribuito a determinare ma di cui non ha la completa responsabilità di realizzazione.

E’ opportuno soffermarci su questo aspetto per evidenziarne l’importanza molto concreta e pressante, anche se potrebbe apparire solo un aspetto "filosofico"; su come il lavorare dentro le proprie esperienze - con la loro storia, i loro valori, i loro riferimenti e le loro modalità organizzative - con una visione che ne travalica i tradizionali punti di riferimento, sia impresa molto più ardua di quanto possa apparire. Non si risolve con generici appelli alla condivisione o con fraterni "vogliamoci bene" in nome di un qualche bene comune, ma si deve coscientemente arrivare alla consapevolezza di appartenere ad un progetto comune in cui ognuno fa un parte - comunque importante e determinante - ed il cui esito e beneficio sarà rivolto alla comunità, magari senza grandi riconoscimenti formali.

La novità culturale del Forum è questa e per viverla nella sua originale potenzialità si dovrà arrivare a ripercorrere - con ogni probabilità - qualche passo indietro, a rinunciare a qualche vantaggio immediato per consentire a tutti di raccogliere i frutti di un lavoro comune. Guai a pensare al Forum come luogo in cui - secondo convenienza - decido di impegnarmi o meno ma occorre costruire una originale formula associativa in cui realizzare azioni che ai singoli non sarebbe possibile realizzare e produrre benefici per gli associati non fini a se stessi ma orientati a mettere essi nelle migliori condizioni per raggiungere i loro peculiari obiettivi di associazione o impresa sociale.

Gli obiettivi

Primariamente va premesso che il Forum, nel definire in generale i propri obiettivi programmatici non può contrastare o sovrapporsi a quelli degli associati. Si dovrà quindi realizzare un programma in cui, come sempre emerso dal dibattito che ha condotto alla formale costituzione del Forum, ad esso vengano assegnate le funzioni di

coordinamento

rappresentanza

azione comune

al fine di valorizzare quanto gli associati al Forum fanno o faranno in futuro. E’ opportuno ribadire questa funzione di valorizzazione che il Forum si propone per definire come esso non intenda svolgere alcuna funzione egemonica ma piuttosto quella di sostegno al fermento della società civile che è già organizzata al fine di garantire ad essa, appunto, rappresentanza e progettualità comune attraverso un coordinamento condiviso.

E’ evidente che tali azioni dovranno essere coerenti con le finalità di interesse generale che gli associati perseguono e comunque miranti a migliorare la vita dei singoli e delle comunità in cui essi sono inseriti.

 

Le funzioni

Nella definizione delle funzioni è quanto mai opportuno sfruttare il lavoro svolto dal Forun nazionale.

Se infatti anche a livello regionale le funzioni principali sono quelle del coordinamento (coordinare le molteplicità per ridurre la frammentazione), la rappresentanza (per dare voce e autorevolezza, dignità del proprio ruolo ed autonomia alle organizzazioni del civile) e la visibilità (per comunicare quello che siamo veramente, uscendo dai confini degli "addetti ai lavori" e risvegliando nuove potenzialità associative e di solidarietà) si possono definire i

seguenti obiettivi:

A) COORDINAMENTO

allargare il numero dei soci, prioritariamente recuperando le realtà che già avevano incrociato il cammino costituente del Forum

creare comunicazione e fiducia reciproca attraverso il lavoro degli organi statutariamente previsti (compresi i Forum territoriali ed i Coordinamenti di settore)

creare una identità comune e un senso di appartenenza fra tutti gli associati (cosa ben distinta da ogni tentativo di omologazione)

contribuire alla promozione di alcuni servizi utili agli associati (sfruttando prioritariamente risorse, competenze e disponibilità già presenti)

RAPPRESENTANZA

interloquire con tutti i livelli istituzionali, sindacali, sociali, di pari opportunità e politici della Regione

seguire i provvedimenti legislativi di competenza della Regione

VISIBILITA’

gestire i rapporti con i media, a partire dal servizio pubblico regionale per arrivare alle varie agenzie informative del territorio regionale

diffondere la conoscenza e l’informazione sul Terzo Settore, anche attraverso l’uso della telematica

collaborare ad eventi comunicativi e formativi comuni

Le priorità

partecipazione del Forum, quale portatore di autonome proposte, al tavolo regionale di concertazione in cui si definiscono le politiche programmatiche regionali (Finanziaria regionale) e di settore (Piani specifici)

elaborazione di una normativa regionale mirante alla definizione della componente associativa del Terzo Settore e alla ridefinizione delle norme ormai superate in materia di cooperazione sociale al fine di disporre di strumenti di autentico sviluppo sociale

supporto agli associati nella delicata fase di avvio delle norme fiscali nel settore del non-profit (ONLUS)

 

Le azioni attuative

Relativamente alle funzioni proposte (coordinamento, rappresentanza e visibilità), si dovranno realizzare le seguenti azioni specifiche:

 

 

sul coordinamento

aggregare altre organizzazioni, specie quelle che già aderivano in precedenza al Forum ;

favorire l’attivazione - quale metodo di lavoro peraltro già sperimentato - dei Forum territoriali e dei Coordinamenti di settore quali gruppi di lavoro;

programmare specifiche attività formative (incontri, seminari) rispetto a esigenze comuni espresse dagli associati;

 

sulla rappresentanza

stabilizzare il rapporto con la Regione per la partecipazione al Tavolo di concertazione regionale

partecipare all’Authority regionale prevista dalla normativa ONLUS

realizzare un luogo di incontro con le Organizzazioni sindacali

instaurare un rapporto di reciproca partecipazione con la Banca Etica anche al fine della sua diffusione sul territorio regionale

attivare tavoli territoriali con Istituzioni locali ed altri partner per la definizione di strumenti di promozione socio economica (patti territoriali, accordi di programma, società miste ecc.)

contribuire all’approvazione di leggi, all’organizzazione di progetti per lo sviluppo delle pari opportunità, al sostegno delle problematiche sui minori, giovani, donna, famiglia, anziani, emarginati,ecc.

 

sulla visibilità

instaurare un rapporto organico con la sede della RAI Friuli V.Giulia e con le testate giornalistiche locali, attraverso programmi e articoli informativi sul Forum del Terzo Settore

realizzare, soprattutto attraverso i Forum territoriali, luoghi di visibilità e promozione nella diffusa rete radio e televisiva di portata locale

realizzare collaborazioni organiche con altri strumenti giornalistici quali i settimanali diocesani, i bollettini di singole associazioni ed altre realtà similari; dotarci di strumenti e tecniche progettuali compreso l’utilizzo di Internet.

 

Le risorse economiche

E’ certamente doveroso affrontare il problema delle risorse necessarie per realizzare il programma che ci si propone.

E’ evidente che la prima risorsa sono le quote associative la cui esiguità, peraltro sufficienti soltanto a coprire alcune esigenze di primissimo livello. Si deve quindi pensare ad attivare altre risorse, specifiche per i singoli progetti e le relative azioni.

Quale criterio generale, si propone di assumere quello secondo il quale è opportuno (anche per questioni economiche ma non solo) che le risorse dei soci si evidenzino soprattutto nella capacità di farsi carico della realizzazione di parti dei vari progetti, coinvolgendo EE.LL., privati ecc., assumendone in collaborazione con il Forum, la responsabilità esecutiva. In sede di individuazione dei suddetti incarichi gestionali, si dovranno anche definire le modalità di partecipazione ai costi degli altri beneficiari interni ed esterni.

Si dovrà realizzare, entro breve, un mappa delle risorse presenti nelle varie organizzazioni associate in termini di competenze, professionalità e disponibilità umane.

Sarà necessario inoltre attivare una struttura organizzativa di supporto, che si propone fin da ora correlata alla persona del segretario, affinchè si garantiscano le funzioni comunicative e di raccordo primarie previste da una segreteria operativa, sia per la raccolta delle richieste, sia la diffusione delle informazioni di primo livello che di circolazione delle stesse verso gli aderenti al Forum.    

        

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