Rock Motel numerodue

di Giuliano Caroli

Benvenuti al Rock motel. Oggi vogliamo parlare di un personaggio molto importante, che ha lasciato una traccia indelebile nel panorama musicale mondiale e che, purtroppo, da qualche anno non è più fra noi. Dovete sapere che oggi (per la cronaca 21 dicembre) ricorre l'anniversario della nascita di Frank Zappa. Personaggio forse più conosciuto per il suo carattere trasgressivo e fortemente anticonformista, Zappa è considerato uno dei geni musicali di questo secolo. La sua musica è sempre stata un irripetibile mix di influenze di ogni tipo: musica classica, d'avanguardia, rock, blues, rumori e musica da spiaggia californiana dei favolosi '60, tanto per citare a braccio.

Noi non vogliamo, tanto per cambiare, addentrarci in una dotta analisi dell'opera zappiana, lasciamo questa incombenza a chi è mooolto più competente di noi. Ci limiteremo soltanto a ricordarlo come si ricorda un amico, citando qualche episodio sparso, magari insignificante, che però un qualcosa trasmette.

Ricorda la sua biografia, che Zappa, contrario alle "canne", obbligava i frequentatori della sua casa di L.A. negli anni '60 (più affollata del salotto di Costanzo) ad andare a "fumare" fuori. Questo originava un particolare effetto nebbia nelle macchine parcheggiate davanti a casa sua. Questa storia è significativa per dimostrare quanto lui fosse poco etichettabile in una corrente o in un movimento, visto che all'epoca l'uso della droga era simbolo di libertà assoluta, ed anche Zappa era un simbolo di libertà ed immaginazione. Ma questo è solamente uno dei tanti episodi di una vita e una carriera costellati di canzoni memorabili e beghe con la giustizia e la censura. Già, i testi. Zappa dava grossa importanza alla musica, quindi lasciava al testo il compito di divertire l'ascoltatore, rilassarlo e distrarlo un po' dalla fatica di seguire le sue elaborate trame. In esso troviamo una quantità (forse talvolta eccessiva) di parolacce e doppi sensi triviali, ma troviamo anche una lucida, acuta e per certi versi geniale denuncia a quell'american way of life che non a tutti (per fortuma) va a genio. Ecco, Zappa è così: geniale e irriverente, eccessivo e lucido ma soprattutto innamorato della musica, della sua musica, la cosa in definitiva più importante. Abbiamo usato volutamente il presente per questa ultima frase,perché per noi, e per tutti i suoi fans, il Duca delle prugne (uno dei suoi tanti soprannomi) non è morto e non morirà mai, ma ci accompagnerà sempre.

So long, Frank.

Ciao a tutti e alla prossima.

 


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