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Vicent Van Gogh nasce a Groot Zundert, nei pressi dell'Aia,in Olanda, nel 1853. Suo padre è un predicatore protestante e svolge la sua missione alla corte dell'Aia. L'infanzia di Vincent si manifesta ben presto come buia e solitaria, si sente incompreso ma sente anche molto forti le suggestioni della vocazione predicatoria e ha a cuore le sorte dei contadini, dei poveri e degli umili. Sarà questa la strada che lo porterà alla ricerca di una vocazione e a vivere nelle case dei poveri, dormendo e mangiando con loro, meritandosi non poche critiche da parte del padre.

In seguito allo scandalo scatenato dai suoi atteggiamenti compassionevoli, Vincent si trasferisce dapprima a Londra, dove vive di espedienti e dopo un breve periodo a Parigi, dal fratello Theo. Il fratello è un giovane mercante d'arte ed è legato da profondo affetto a Vincent: sarà lui l'unica persona ad essergli vicina nei momenti di difficoltà e con il quale intratterà una fitta e lucida corrispondenza fino alla fine. Vincent inizia a lavorare con il fratello ma ben presto inizia a dedicarsi alla pittura. A Parigi conosce Seurat e gli impressionisti, dapprima ne rimane affascinato ma si rende ben presto conto che il circolo artistico parigino è molto chiuso, non vi è posto per lui. Vincent è di nuovo isolato.

Si trasferisce ad Auvers-sur-Oise, in Provenza, dove acquista una casa e dove dipingerà la maggior parte delle sue opere. Lo viene a trovare l'amico Gauguin, ma appena egli riparte Vincent è preso da un forte sconforto. Iniziano per lui i primi segni di disagio, di depressione. In un attimo di follia Vincent si toglie la vita sparandosi un colpo di pistola. Muore solo, con la compagnia delle sole lettere del fratello Theo. In tutta la sua vita vende un solo quadro. E' il 1890.