| | Flora
Gli stress ambientali ed i continui adattamenti, a cui la
Valle delle Noghere è andata incontro nel corso degli anni, hanno
completamente distrutto i boschi planiziali che anticamente
coprivano questa zona. Tuttavia la vicinanza di luoghi di notevole
pregio naturalistico, quali il Bosco di Vignano, quello del Monte
d'Oro e il bacino superiore del Rio Ospo, ha reso possibile una
rapida ricolonizzazione di questi ambienti lasciati negli ultimi
anni sempre meno disturbati dall'uomo. La flora della valle si
presenta quindi interessante e ricca di specie. |
Veduta della vegetazione sul
laghetto n°56. Si può notare come lo specchio d'acqua sia ricoperto da
una folta vegetazione acquatica.
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Fraxinus angustifolia, molto raro in provincia di
Trieste, è invece presente presso la Valle delle Noghere.

Ranunculus ficaria
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La componente arboreo-arbustiva è rappresentata
in primo luogo dal Salix alba (Salicetum albae),
abbondante soprattutto nell'area ripariale dei "laghetti",
e da Populus nigra. Sono inoltre presenti Alnus glutinosa
e Ulmus minor, anche se meno diffusi. Più lontano dalle
sponde, all'interno, sono rimasti alcuni esemplari di Fraxinus
angustifolia e Quercus robur a testimonianza del
precedente bosco planiziale. La vegetazione arbustiva è molto fitta
e varia; i suoi esemplari più rappresentativi sono: Cornus
sanguinea, Prunus spinosa, Crataegus
monogyna, Evonymus europaea
e Rubus ulmifolius. Le zone più distanti dai laghetti
risentono maggiormente del disturbo dell'uomo, che vi ha introdotto
specie estranee, quali Sambucus nigra
e Robinia
pseudacacia. Un’enorme ricchezza floristica è data dalle
specie ad habitus erbaceo, tra le quali si possono ricordare: Leucojum
aestivum, Dipsacus fullonum, Galium
palustre, Plantago altissima,
Taraxum palustre, Symphytum officinale ed Equisetum
arvense.
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L'aspetto più caratteristico ed evidente della
vegetazione dei "laghetti" è comunque dato dai canneti (Phragmitetum
australis), il cui componente principale è il Phragmites
australis che si trova spesso assieme a Equisetum
telmateja,
Melilotus altissimus, Eupatorium
cannabinum, Calistegia sepium (queste
ultime tre specie sono segno di disturbo ed eutrofizzazione). Lungo
le sponde dei laghetti si hanno delle limitate popolazioni di Thypha
latifolia, mentre specie semianfibie sono presenti nella zona
ripariale ed in prossimità di specchi d'acqua meno profondi (Schoenoplectus
palustris, Mentha aquatica, Alisma
plantago-aquatica, Carex elata,
Iris pseudacorus). La vegetazione natante e sommersa è
costituita da Potamogeton natans, Potamogeton crispus e
Elodea canadensis.
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Veduta del lago maggiore della Valle, il n°60, le
cui rive presentano un folto canneto (Phragmitetum
australis)

A fine primavera si può
osservare la fioritura del campanellino (Leucojum aestivum)
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