Quando gatti adulti che non si
conoscono vengono messi insieme si guardano a lungo, si studiano l'un l'altro,
misurano le forze reciproche emettendo una serie di atteggiamenti di avvertimento,
gonfiando il pelo ed assumendo posture minacciose tendenti a mostrare quanto
sono grossi, forti e potenzialmente pericolosi.
Solo dopo un lungo rituale composto da una vasta gamma di avvertimenti gestuali
e vocali inizia la vera lotta che per fortuna si rivela spesso innocua anche se
molto plateale.
Per chi possiede dei gatti a mantello bianco sembrerà che abbia nevicato; se in
quel momento carezzerete uno dei guerrieri (attività che peraltro vi
sconsiglierei) vi accorgerete che il pelo verrà via con estrema facilità poichè
questa è una delle conseguenze indotte dalla paura (potrete osservare lo stesso
fenomeno quando porterete il vostro micio dal veterinario).
Un vero sanguinoso combattimento è molto raro; ma allora se i danni sono minimi
o addirittura inesistenti cosa spinge uno dei partecipanti ad abbandonare il
campo?
E' un delicato problema di equilibri; aggressività ed istinto di fuga sono
presenti in ugual misura nei contendenti, ogni comportamento minaccioso è un
comportamento aggressivo inibito dalla paura.
Un gatto che ringhia mostra di aver paura del suo partner, se non avesse paura
partirebbe senza indugio all'attacco.
Questo ultimo aspetto va tenuto accuratamente in considerazione se si possiede
un grosso e pacifico maschio in casa al quale, per ipotesi, si vuole far
conoscere un altro altrettanto pacifico maschio di un caro amico. Il risultato
di tale incontro potrebbe essere incredibilmente sgradevole!
Le ragioni per cui alcuni animali soffrono di rivalità sono legate
prevalentemente a motivi sessuali o a motivi territoriali.
Di solito due maschi adulti difficilmente conviveranno in pace con o senza la
vicinanza di una o più femmine, la presenza del potenziale rivale susciterà
nei due soggetti un bisogno maggiore di demarcare il territorio e di misurarsi
al fine di stabilire una priorità in caso di accoppiamento.
Non necessariamente il più forte sarà il vincitore di questa guerra, che non
presenterà tregue fintantochè uno dei due maschi non si sottometterà; nel
misurare le forze verranno utilizzate tutte le armi che la natura ha dato al
felino per la difesa e per la caccia, in particolare le unghie. La velocità con
cui verranno sferrati gli attacchi e la loro frequenza potranno determinare
involontari danni anche gravi ai contendenti che è bene separare al più presto
(e, a nostra tutela, con le dovute cautele).
Molto più difficilmente vi saranno battaglie tra due femmine e ancor meno tra
un maschio ed una femmina, ma anche questo può accadere poichè persino tra
animali vi è il sentimento dell' antipatia.
Ancora più improbabile sarà un litigio tra un gatto adulto ed un cucciolo, i
cuccioli infatti godono di una certa impunità che tuttavia non impedisce
qualche zampata se si mostrano troppo invadenti.
La frequenza con cui si accenderanno battaglie tra i gatti è direttamente
proporzionale allo spazio a loro disposizione. Date poco spazio ad un gruppo di
gatti e certamente vi vedrete costretti a sanare qualche zuffa.
Per finire, si può dire che il gatto come il cane ed altri animali sono di
compagnia e di aiuto alle persone sole per incentivarle a dedicarsi a qualcuno.
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